lunedì 26 marzo 2012

Larino antico centro molisano


Larino - Portale della cattedrale
Larino, cittadina del Molise in provincia di Cambobasso, è un luogo che sembrerebbe oggi isolato dalle grandi direttrici di viaggio e raggiungibile solo con una precisa motivazione. La sua posizione è collocata sull'antica strada per l'Adriatico che congiungeva Benevento Campobasso e Termoli, all'incrocio delle vie dei commerci della fede e della transumanza che portavano le genti, i pellegrini e i pastori dall’Abruzzo, dal Lazio e dalle Marche ai porti della Puglia al Santuario Micaelico del Gargano e ai pascoli della Capitanata. Si tratta, quindi, di un centro significativo ed importante per storia e civlità antropologica.
La città, che all'inizio dell’800 fu sede vescovile del frattese Raffaele Lupoli (1767-1827), redentorista discepolo di Sant’Alfonso e vescovo per obbedienza al Papa, non si trova più sulla direttrice principale che invece oggi si dipana agevolmente sul fondo valle del Biferno ed è per questo detta bifernina, sulla quale a pochi chilometri da Termoli s’innesta il risalente percorso antico tra gli uliveti nello splendido panorama.
Per gli storici, per i Frattesi, per gli appassionati di storia dell'arte, per gli escursionisti attenti, Larino rappresenta una meta eccezionale e sorprendente, ricca di coinvolgenti stimoli di riflessione e di lapidarie testimonianze. Per i Frattesi, in particolare, si offre la piacevole  scoperta dell’ospitalità e della disponibilità delle persone del luogo, come quella del personale di custodia della Cattedrale. Questo atteggiamento molto diffuso nel paese è espressione di un vivo e sentito onore per il Vescovo nativo di Frattamaggiore, per il quale Larino nutre una devozione come per un santo e per la celebrazione del quale la cultura locale, con l'impegno dello storico G. Mammarella e del Lyon’s Club, ha prodotto una bella e documentata monografia. 
Larino si presenta con una vicenda ragguardevole per l'interesse storico ed archeologico. Polibio raccontò che durante la seconda guerra punica nel 217 a.C. Annibale vi impiantò i suoi accampamenti; con la vittoria di Silla su Mario essa divenne Municipio romano con una vitalità raccontata dallo stesso Cicerone.  L’arte romana è presente nei resti dell'anfiteatro e nel repertorio custodito nel Museo Civico. La zona archeologica della Larino romana si estende nella contrada di San Leonardo, ed in essa sono visibili oltre i resti dell'anfiteatro (II-I secolo a.C.) anche residuati ellenistici del III sec. a.C., resti di terme, di pozzi, di un tempio e della cosiddetta ara frentana. 
Nel periodo barbarico Larino divenne punto di riferimento importante sulla via della diffusione del cristianesimo e dello sviluppo delle abbazie monastiche benedettine che dall'area laziale e cassinese costellarono il territorio degradante verso l'Adriatico e punteggiarono i tratturi e i percorsi fino al Gargano e alla Tremiti. 
La Larino odierna conserva l'aspetto medievale che è esaltato dalla presenza della Cattedrale, dedicata a san Pardo e risalente all'inizio del XIV secolo. La cattedrale è patrimonio notevole dell'arte molisana; la sua facciata si offre alla vista con un portale gotico-ogivale di notevole bellezza, con «pseudoprotiro ornato di colonnine e sculture ed una Crocifissione a tutto rilievo sulla lunetta» (ACI,Guida turistica e cartografica delle provincie d'Italia) e con un rosone a tredici raggi. L'interno contiene affreschi trecenteschi ed altre opere notevoli. Nella sala capitolare si notano un altare marmoreo ed una cattedra scolpita.  Altra chiesa del centro storico larinense è quella dedicata a San Francesco, di stile barocco e con varie opere ed affreschi del settecento. Palazzi signorili costeggiano l'antico sistema viario.
La festa locale più famosa è la sagra di San Pardo (25-27 Maggio) con sfilata di carri tirati da buoi e con fiaccolata. Larino si trova a 341 metri di altitudine, ed una escursione nel suo luogo può avere anche buone motivazioni ambientali ed integrarsi all'interno di un itinerario vissuto alla scoperta delle attrattive storico-culturali del Molise: l’area archeologica sannita di Sepino, le tradizioni delle etnie slave dell'entroterra adriatico, il percorso dell'arte romanico-gotica della provincia di Campobasso ed il cammino verso santuari come quelli della Madonna del Canneto e di Santa Maria della Strada.

Bibliografia: 
Pasquale Saviano, Larino; in: Rassegna Storica dei Comuni N.106-107 2001

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